La cantina Montalbera è protagonista da ben sei generazioni del mondo vitivinicolo piemontese. Con terreni tra il Monferrato e la Langa. Un legame indissolubile tra ambiente, vitigno, clima e intervento dell’uomo, dove il ruché, un vitigno autoctono dai profumi particolari e riconoscibili, ha trovato la sua massima espressione in questa azienda.

Da generazioni la famiglia Morando crede e investe nella viticoltura piemontese.

Un vino ideale, quasi didattico, per capire come possa esprimersi massimamente il Ruché, dalle tipiche note di violetta appassita, frutti rossi e spezie, ottimo a tutto pasto.

E’ stato scoperto che il vitigno più simile al ruché è il nobile Enfant Terrible, il pinot nero. Un segnale importante, che ci dà la portata di quanto il ruché, abbia tutte le carte in regola per dare vini di carattere e potenza. Rigore, progettualità, fantasia e poesia. Queste le linee guida che hanno spinto Enrico Riccardo Morando a cercare una continua e appassionata valorizzazione dei grandi vini del Monferrato e Langa, oltre al Ruché, anche per la Barbera e il Moscato d’Asti. Vini unici, che rappresentano l’anima più tradizionalista del Piemonte.

E grazie a questo impegno costante, oggi Montalbera si pone di diritto tra le grandi realtà vinicole del Piemonte. Le fondamenta di questo successo risiedono in valori solidi e riconoscibili.

L’origine di questo vitigno ruche’ tanto affascinante è ancora avvolta nel mistero, così come l’etimologia del suo nome, un vino inconfondibile dalle origini misteriose.